Nella mattinata odierna, presso il Comune di Afragola, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha partecipato all’evento di inaugurazione del Centro per le donne vittime di violenza presso l’immobile confiscato alla criminalità organizzata denominato “Masseria Antonio Esposito Ferraioli”, alla presenza del Sindaco, prof. Antonio Pannone, del Vice Sindaco, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, on. Giuseppina Castiello, del Sen. Francesco Silvestro, Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, del Vice Sindaco metropolitano, Giuseppe Cirillo, del Direttore dell’ATS della Masseria, dott. Giovanni Russo nonché di Don Maurizio Patriciello, Parroco della Chiesa di S. Pietro Apostolo di Caivano e del fratello della vittima innocente di camorra cui il bene è intitolato.
La Masseria, che si estende su una superficie di circa 120mila metri quadri, fu confiscata nel 1997 al locale clan camorristico e destinata al patrimonio indisponibile del Comune di Afragola per finalità sociali. All'interno dell’immobile, oggi gestito da un'Associazione temporanea di Imprese, vengono attuati diversi progetti ambientali e insistono numerosi orti urbani affidati a giovani, migranti, associazioni e scuole.
Don Maurizio Patriciello ha impartito la benedizione alla struttura di nuova realizzazione che rappresenta una speranza di cambiamento per tante donne in difficoltà e per i loro figli, costituendo un valido supporto nelle difficoltà.
Il Sindaco di Afragola, prof. Antonio Pannone ha dichiarato: “Dopo la grande partecipazione di popolo, l’intervento di tante autorità, le pregnanti testimonianze e le profonde riflessioni di forte impatto civile, che hanno animato la manifestazione odierna, possiamo ancora una volta ribadire con forza che nella Masseria “Antonio Esposito Ferraioli” la camorra ha perso e continuerà a perdere. Abbiamo vissuto, infatti, una cerimonia densa di significati, che ha visto protagonista la vera alleanza tra le istituzioni e la comunità, destinata ad affermare il trionfo della legalità, della bellezza e della ricchezza delle aree sottratte alle ingerenze dei poteri criminali. La presenza di nutrite rappresentanze delle scuole afragolesi ci incoraggia ad andare avanti e rafforzare l’impegno per una sempre più proficua strategia di virtuoso riuso ed effettiva rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Con il completamento della ristrutturazione del fabbricato rurale, dove sarà operativo un centro per le donne vittime di violenza, si continua ad andare nella giusta direzione, quella della valorizzazione di un importante presidio di legalità, rappresentato dal bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli. La verità dei fatti, infatti, sgombra il campo da sterili polemiche e attesta l’impegno costante dell’Amministrazione comunale di Afragola teso a sostenere concretamente le molteplici iniziative che trovano nella masseria “Ferraioli” un saldo punto di riferimento, nella consapevolezza che i beni confiscati sono diventati strumenti di riscatto civile, di impresa sociale e di diffusione di cultura e di buone pratiche e che il loro recupero è -come ha evidenziato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella- concreta attuazione dei valori fondanti della nostra civiltà e costituzionalmente garantiti. Ringrazio il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, per averci invitato a fare sempre di meglio, per essere venuto stamani a condividere con noi tutti un momento così significativo e per aver voluto anche visitare, prima del ritorno a Napoli, il cantiere del grande parco didattico ed educativo di via Arena, che sta sorgendo in un altro bene confiscato.”
“Oggi la presenza della Città Metropolitana di Napoli rappresenta un gesto di grande vicinanza al Comune di Afragola e, soprattutto, alla Masseria Ferraioli che nasce nel bene confiscato alla camorra più grande dell'area metropolitana di Napoli restituito alla collettività: una superficie di circa 12 ettari, pari a 120mila metri quadri in cui sono stati realizzati orti urbani, coltivati da oltre 300 famiglie dell’hinterland napoletano. A questa gestione virtuosa del bene, intitolato ad Antonio Esposito Ferraioli, cuoco, scout e sindacalista della CGIL, vittima innocente della camorra, portata avanti da una rete di associazioni oggi si aggiunge un centro per le donne vittime di violenza. L’odierna consegna delle chiavi dell’immobile rafforza ulteriormente questo presidio di legalità a cui non faremo mancare la nostra vicinanza e il nostro sostegno” afferma Giuseppe Cirillo, vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli presente alla cerimonia inaugurale.
“Quella di oggi è stata una giornata meravigliosa per la comunità e il territorio di Afragola. La consegna di un bene simbolo della protervia criminale ad un sodalizio che ne farà un presidio per donne vittime di violenza rappresenta un obiettivo di straordinario valore. E, tuttavia, iniziative come quella di questa mattina esprimono anche un contenuto per così dire istruttivo e di riferimento per gli attori della cosa pubblica perché si dimostra che, con il corretto e proficuo rapporto di collaborazione fra i vari livelli istituzionali, si ottengono risultati straordinari. Prefettura di Napoli, Comune di Afragola, Ministero dell’interno nelle sue diverse articolazioni, hanno certificato di sapere raggiungere risultati straordinari in ragione di una sintonia di grandissimo valore strategico. Il mio ringraziamento va al sindaco Antonio Pannone e all’Amministrazione comunale di Afragola, al prefetto di Napoli Michele di Bari e al ministro dell’interno Matteo Piantedosi. Continueremo a lavorare d’intesa per rafforzare quel cambio di paradigma che si sta imponendo a suon di risultati fino a ieri insperati”: lo ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, on. Pina Castiello.
Nel suo intervento il Prefetto, dott. Michele di Bari, ha sottolineato "la nobiltà delle finalità sottese all’iniziativa la cui riuscita riscatta un intero territorio, mettendo a disposizione delle donne vittime di violenza una rete efficace di assistenza e solidarietà". "Particolare valore simbolico assume poi - aggiunge il Prefetto di Bari - la circostanza che un bene, una volta al servizio della criminalità, sia ora messo a disposizione della collettività e delle fasce più bisognose della popolazione. Il finanziamento del PON Legalità del Ministero dell’Interno - che ha consentito la realizzazione di una struttura che offrirà sostegno alle donne in difficoltà, nella gestione delle relazioni con i figli e nella valorizzazione delle competenze utili al reinserimento lavorativo anche attraverso spazi formativi e ricreativi – rappresenta di un importante segnale di legalità che scaturisce dall’impegno dell’Amministrazione comunale, di tutti coloro che lavorano nella Masseria oltre che dell’ente finanziatore, il Ministero dell’Interno e della Prefettura che ha monitorato le fasi di realizzazione del progetto".
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